Amsterdam è sconvolta dalla presenza di un serial killer vestito da sub che si aggira di notte tra i vicoli della città, trascinando le vittime nelle acque scure e minacciose dei canali. Il detective Eric (Huub Stapel) indaga al caso, mettendo a rischio la sua stessa vita. Opus n° 3 dell'olandese Dick Maas, che si è guadagnato una certa popolarità nel cinema horror di serie B già con la sua fortunata pellicola d'esordio L'ascensore (1983). L'orrore qui è più che altro suggerito e la vicenda si snoda un po' macchinosa secondo i binari classici del mystery-thriller di paura. Le dinamiche non sono certo nuove, ma l'inquietante figura dell'assassino subacqueo è davvero azzeccata e l'ambientazione limacciosa e notturna tra i canali di una Amsterdam dannata (come suggerisce il titolo) funziona alla grande. Lo stesso non si può dire della resa degli interpreti e della scrittura (dello stesso Maas, così come la bella colonna sonora), ma si tratta pur sempre di cinema di genere. C'è pure un gustoso inseguimento in motoscafo. Il sistema fognario che si vede alla fine del film è stato creato in studio.