Un uomo d'affari in crisi (Tom Hanks) cerca di risollevare le proprie sorti vendendo un sistema avveniristico di ologrammi al re dell'Arabia Saudita.
Dall'omonimo romanzo di Dave Eggers, un film che parla di seconde possibilità: dopo aver fallito in America, il protagonista prova a dare una svolta alla sua esistenza, umana e professionale, andando in Medio Oriente. La burocrazia araba, però, si rivela un ostacolo piuttosto ostico e il re continua a rimandare l’incontro. Da una narrazione che parte con spunti quasi beckettiani si passa presto a una sequela superficiale di luoghi comuni e cliché culturali di vario genere, mentre il film crolla sotto i colpi della retorica e della “solita storia” in cui un uomo lontano da casa finirà per fare un bilancio della sua vita. Tom Hanks fa il suo ma non è certamente al meglio, mentre Tom Tykwer si conferma regista fiacco e incapace di imprimere i giusti tempi di montaggio alle sue pellicole. Deludente (anche) il finale in questa pellicola che vorrebbe parlare dell’odierna crisi economica, ma che si limita a mettere in fila una serie di sequenze sfilacciate e mai pungenti.