La ballata di un soldato
Ballada o soldate
1959
Paese
Russia
Generi
Drammatico, Sentimentale, Guerra
Durata
88 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Grigoriy Chukhray
Attori
Vladimir Ivashov
Zhanna Prokhorenko
Evgeniy Urbanskiy
Nikolaj Kryuchkov
Antonina Maksimova
Elza Lezhdey
Georgiy Yumatov
Gennadiy Yukhtin
Lev Borisov
Seconda guerra mondiale. Alyosha (Vladimir Ivashov), un giovane soldato sovietico, riesce a mettere fuori combattimento alcuni panzer nemici. Il generale decide di premiarlo con alcuni riconoscimenti, ma lui chiede invece una breve licenza per poter tornare a casa dalla madre. Intraprende quindi un lungo e difficile viaggio, dove incontrerà e si legherà a Shura, una ragazza sua coetanea.
Grigorij Cuchraj realizza una sorta di road movie in cui mette a contrasto la profonda umanità dei suoi protagonisti e la devastazione materiale e sociale causata dalla guerra. Alyosha, nonostante sia stato premiato per aver vinto una battaglia, è comunque portatore di bontà e buoni valori, così come la sperduta Shura con cui instaura un forte legame che comunque non potrà mai sbocciare definitivamente. Il viaggio del giovane soldato diventa un escalation di una realtà sempre più deprimente, testimoniata dai vari personaggi che incontra: un mutilato di guerra che si vergogna di ripresentarsi dalla moglie, la cinica guardia del treno in cui si imbuca, la donna che ha tradito il marito, compagno di reparto del protagonista. Cuchraj cerca di regalare comunque un tono leggero al suo racconto, allontanandosi però un po’ troppo dal materiale di partenza, e l’eccessivo lirismo rovina un po’ anche il drammatico finale. Nel complesso, comunque, resta un prodotto riuscito e coinvolgente, che ebbe un buon successo all’epoca: ricevette il premio BAFTA per il miglior film straniero e fu candidato agli Oscar per la miglior sceneggiatura.
Grigorij Cuchraj realizza una sorta di road movie in cui mette a contrasto la profonda umanità dei suoi protagonisti e la devastazione materiale e sociale causata dalla guerra. Alyosha, nonostante sia stato premiato per aver vinto una battaglia, è comunque portatore di bontà e buoni valori, così come la sperduta Shura con cui instaura un forte legame che comunque non potrà mai sbocciare definitivamente. Il viaggio del giovane soldato diventa un escalation di una realtà sempre più deprimente, testimoniata dai vari personaggi che incontra: un mutilato di guerra che si vergogna di ripresentarsi dalla moglie, la cinica guardia del treno in cui si imbuca, la donna che ha tradito il marito, compagno di reparto del protagonista. Cuchraj cerca di regalare comunque un tono leggero al suo racconto, allontanandosi però un po’ troppo dal materiale di partenza, e l’eccessivo lirismo rovina un po’ anche il drammatico finale. Nel complesso, comunque, resta un prodotto riuscito e coinvolgente, che ebbe un buon successo all’epoca: ricevette il premio BAFTA per il miglior film straniero e fu candidato agli Oscar per la miglior sceneggiatura.
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