La battaglia di Alamo
The Alamo
1960
Paese
Usa
Generi
Western, Guerra
Durata
167 min.
Formato
Colore
Regista
John Wayne
Attori
John Wayne
Richard Widmark
Laurence Harvey
Frankie Avalon
Patrick Wayne
Linda Cristal
Joan O'Brien
Chill Wills
Joseph Calleia
Ken Curtis
Carlos Arruza
Jester Hairston
Ruben Padilla
Il Texas, a tutti gli effetti stato del Messico, si ribella al governo centrale del generale Santa Anna (Ruben Padilla), che reagisce mandando un esercito per sedare la rivolta. A San Antonio, nella missione di Alamo, il colonnello Travis (Laurence Harvey), i patrioti Jim Bowie (Richard Widmark) e Davy Crockett (John Wayne) organizzano una resistenza che appare da subito disperata.
La battaglia di Alamo è uno dei miti fondativi della nazione americana: non stupisce, quindi, che portarlo al cinema fosse un obiettivo fondamentale per un'icona come John Wayne, già corpo simbolo della mitologia western. Dovette produrselo (quasi) da solo e il successo di pubblico bastò appena a ripagare i debiti. Alamo come le mitiche Termopili, baluardo della civiltà contro la barbarie, crogiuolo dell'America migliore, quella che per il titano Wayne sarà sempre “the home of the free, the land of the brave” (“casa del Libero, terra del Coraggioso”, dall'Inno nazionale). Il film è una macchina spettacolare in technicolor per cui le sfumature ideologiche e la verosimiglianza storica non sono certo una priorità, ma la sceneggiatura di James Edward Grant ha il pregio di non censurare le profonde, anche violente, tensioni e differenze tra le tre anime dell'Alamo. Il risultato è un'opera certamente retorica e invecchiata, ma che conserva ancora un innegabile afflato epico. Le schermaglie che vedono il Crockett di Wayne (cacciatore e patriota spintosi nel profondo Sud da una poco chiarita sete di avventura) mediare tra i texani Travis e Bowie sono tra le parti migliori del film. Oscar al miglior sonoro.
La battaglia di Alamo è uno dei miti fondativi della nazione americana: non stupisce, quindi, che portarlo al cinema fosse un obiettivo fondamentale per un'icona come John Wayne, già corpo simbolo della mitologia western. Dovette produrselo (quasi) da solo e il successo di pubblico bastò appena a ripagare i debiti. Alamo come le mitiche Termopili, baluardo della civiltà contro la barbarie, crogiuolo dell'America migliore, quella che per il titano Wayne sarà sempre “the home of the free, the land of the brave” (“casa del Libero, terra del Coraggioso”, dall'Inno nazionale). Il film è una macchina spettacolare in technicolor per cui le sfumature ideologiche e la verosimiglianza storica non sono certo una priorità, ma la sceneggiatura di James Edward Grant ha il pregio di non censurare le profonde, anche violente, tensioni e differenze tra le tre anime dell'Alamo. Il risultato è un'opera certamente retorica e invecchiata, ma che conserva ancora un innegabile afflato epico. Le schermaglie che vedono il Crockett di Wayne (cacciatore e patriota spintosi nel profondo Sud da una poco chiarita sete di avventura) mediare tra i texani Travis e Bowie sono tra le parti migliori del film. Oscar al miglior sonoro.
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