Quando hai 17 anni
Quand on a 17 ans
2016
Paese
Francia
Genere
Drammatico
Durata
116 min.
Formato
Colore
Regista
André Téchiné
Attori
Sandrine Kiberlain
Kacey Mottet Klein
Corentin Fila
Alexis Loret
In una piccola comunità montana del sud-ovest della Francia, il diciassettenne Damien (Kacey Mottet Klein) vive con la madre Marianne (Sandrine Kiberlain) mentre il padre, un militare, è all'estero da mesi perché impegnato in una missione di guerra. Il ragazzo si scontra spesso con il compagno di classe Thomas (Corentin Fila), giovane magrebino adottato da una modesta famiglia locale, nonostante sia attratto sentimentalmente da lui. Il loro rapporto subisce un’evoluzione quando i due si trovano a convivere nella casa di Damien. Il veterano André Téchiné, classe 1943, torna dietro la macchina da presa con un ritratto aspro e vitale ambientato in una piccola comunità che rispecchia bene lo stato d'animo dei protagonisti, figure umanissime un po' ai margini, capaci di esprimere emozioni forti senza mai apparire sopra le righe. L'adolescenza, con tutti i suoi turbamenti, trattata con piglio diretto ed essenziale, in un film che arriva con delicatezza al tema dell'omosessualità (repressa) passando però attraverso un discorso più ampio fatto di integrazione, abbattimento di ogni pregiudizio sulla diversità (anche etnica) e accettazione della propria fragile individualità. Un quadro realistico che rinuncia alla retorica e alle convenzioni grazie alla scrittura puntuale di Céline Sciamma, co-sceneggiatrice insieme al regista, che riesce a trasmettere alla vicenda tutta la sua spontaneità di autrice attenta al mondo giovanile. Il tocco leggero e delicato nel trattare i sentimenti forti convince, però si sente la mancanza di un approccio personale, soprattutto nella gestione dei personaggi secondari (la madre e la figura paterna). Lontano da qualsiasi ideale di trasgressione o provocazione gratuita, Quando hai 17 anni riesce a rendere significative alcune parentesi di ordinaria quotidianità (il metaforico desiderio di lotta di Damien visto attraverso lo sport, la tenera aggressività di Thomas, la placida calma del paesaggio montano), trovando nel finale una delle sequenze più riuscite di tutto il film. Presentato in concorso al 66° Festival di Berlino.
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