Nick Conklin (Michael Douglas) e Charlie Vincent (Andy Garcia), due poliziotti newyorkesi, assistono per caso a un omicidio commesso da un membro della Yakuza, lo spietato Sato (Yūsaku Matsuda). I due poliziotti hanno il compito di estradare il gangster in Giappone, ma giunti a destinazione se lo lasciano sfuggire. Nick e Charlie dovranno collaborare, nonostante le difficoltà e le incomprensioni, con le autorità locali, supportati dall'integerrimo Masahiro Matsumoto (Ken Takakura) e dalla misteriosa Joyce (Kate Capshaw).

Scontro/incontro tra culture che più diverse non potrebbero essere, incarnato dalla contrapposizione tra Nick e Matsumoto (una specie di yuppie trapiantato in polizia, competente ma arrogante e strafottente verso l'autorità, il primo; un agente irreprensibile, efficiente e fedelissimo a codici e regolamenti, il secondo). Il nucleo tematico del film viene però tratteggiato in maniera troppo semplicistica e bidimensionale, quasi come se rappresentasse un intralcio alla componente più prettamente spettacolare: componente che comunque non manca, come dimostrano le numerose e notevoli sequenze d'azione. Resta però l'impressione di assistere a un prodotto con potenzialità dissipate in nome di un intrattenimento più frivolo, di pregevole fattura ma meno ambizioso di quanto sarebbe lecito aspettarsi. Memorabile, a ogni modo, la rappresentazione di una misteriosa e conturbante Osaka: ennesima conferma del talento di Scott nel creare atmosfere urbane.