Mallory Kane (Gina Carano), è un'assassina che lavora per un'agenzia privata e si occupa di missioni speciali tenute top secret dai vari governi del mondo. Quando Mallory scopre di essere vittima di un complotto sarà costretta a scappare e vendicarsi di chi l'ha incastrata.
Omaggio di Steven Soderbergh al cinema di arti marziali, applicando un gusto per la ricerca formale a un action che guarda ai B-movie e ai film di spionaggio di impronta europea. A supporto di questa atmosfera, c'è la scelta della protagonista Gina Carano, campionessa di arti marziali, che qui recita con il fisico e i muscoli, affrontando avversari maschili prontamente sconfitti. Corpi che si scontrano e un cast corale di grandi nomi (da Channing Tatum a Michael Douglas, da Antonio Banderas a Michael Fassbender) per un film che parrebbe nelle corde del regista, ma è un'operazione di seconda mano, seppur sostenuta da basse pretese: la trama (soggetto e sceneggiatura sono di Lem Dobbs) è quasi inesistente e la messa in scena dei combattimenti non ha grande valore ludico. Un po' maliziosa, e diventata di culto per le fan dell'attore, la lotta tra Fassbender e la Carano.