I brevi giorni selvaggi
Last Summer
1969
Paese
Usa
Genere
Drammatico
Durata
97 min.
Formato
Colore
Regista
Frank Perry
Attori
Barbara Hershey
Richard Thomas
Catherine Burns
Bruce Davison
Ernesto Gonzalez
Conrad Bain
Lou Gary
Eileen Letchworth
Peter Turgeon
Ralph Waite
Una bella e vivace ragazza di nome Sandy (Barbara Hershey) incontra sulla spiaggia due giovani amici, Dan e Peter (Bruce Davison e Richard Thomas), con cui comincia una sorta di coinvolgente ménage à trois. L'entrata in gioco di Rhoda (Catherine Burns) porterà scompiglio nel gruppo fino a un durissimo finale. 

Ansia di essere accettati (e di conformismo), finta disinibizione che tradisce in realtà una repressione sessuale pronta a virare nella violenza (l'unico vero atto sessuale è quello del finale), dominio sadico della bellezza e della massa, tendenza alla risata liberatoria pronta in realtà a trasformarsi in un'insofferente aggressività: c'è di che riflettere della "spensieratezza" di questi giovanissimi. Vittime inconsapevoli e ferocemente carnefici, emblemi in carne e ossa dell'inconscio di un'umanità alle prese con gli scampoli della Contestazione, Manson, la fine del Sogno e il lungo avvio verso il reflusso. Tratto da un romanzo di Evan Hunter, sceneggiato dalla moglie del regista Eleanor, il film alterna primi e primissimi piani al montaggio concitato di alcune scene clou per immergere lo spettatore nella soffocante ambivalenza di personalità inespressa e vitalità pronta a esplodere, caratteristici dell'adolescenza. Rinuncia ai luoghi comuni (a dominare è una donna, ben lungi dalla solidarietà femminile), nonostante qualche passaggio eccessivamente superficiale, mostra il fallimento della liberazione sessuale attraverso l'uso "capitalista" che Sandy fa della sua prorompente bellezza e apparente genuinità (padrona della vita e della morte del gabbiano), anticipa – nella scena da spot in cui i tre giocano a spalmarsi il balsamo – Zabriskie point, per come suggerisce la riduzione della "libertà sessuale" a prodotto di consumo. Alternando delicatezza e crudezza, in maniera anche troppo schematica, il film riesce comunque a scuotere per la rappresentazione di questi giovani, azzeccatamente (forse per obbligo) interpretati da maggiorenni, e quindi indicativi degli orribili adulti del futuro. 
Maximal Interjector
Browser non supportato.