Un uomo a nudo
The Swimmer
1968
Paese
Usa
Genere
Drammatico
Durata
95 min.
Formato
Colore
Regista
Frank Perry
Attori
Burt Lancaster
Janice Rule
Kim Hunter
Cornelia Otis Skinner
Ned Merrill (Burt Lancaster), un uomo di teatro, si mette a nuotare in ogni piscina che incontra, seguendo una specie di tour che si snoda di casa in casa e che in teoria dovrebbe concludersi con l'arrivo alla sua villa. La strada verso casa è così costellata da invasioni continue nelle piscine (e nelle vite) altrui.
Tratto da un racconto di John Cheever, Un uomo a nudo è un film che all'alba della New Hollywood, nel fatidico '68, e un anno dopo Il laureato (1967) e Gangster Story (1967), si pone come un'allucinata incursione, liberissima e amara, nelle paranoie dell'identità americana, la cui intimità viene costantemente violata (proprio come fa il protagonista con le piscine) da uno sguardo registico scomodo e scorbutico, che sembra voler guardare sotto il tappeto del conformismo borghese con stile visionario. È, di fatto, un film sull'alienazione, non capito all'epoca ma rigorosamente da rivalutare, soprattutto vista la sua portata storica. La pellicola è avvolta in un'atmosfera allo stesso tempo fatata e inquietante, ed è girata in modo grottescamente intellettuale, ma con una certa dose di candore. In più punti appare appesantita da qualche deriva estetizzante, e rivista oggi sembra qualcosa di molto vicino a un flusso di coscienza che, come in una cadenzata seduta psicanalitica, fa emergere pian piano il rimosso a partire da una realtà falsificata e fittizia attribuibile alle convinzioni dell'ego. Il finale chiarifica la dimensione dell'incubo, preso a pretesto per mettere in piedi quello che, anche dal punto di vista visivo, è un sofisticatissimo loop, pieno di alti e bassi ma comunque affascinante. La scena dell'incontro tra Ned e Shirley (Janice Rule) fu rigirata da Sydney Pollack su richiesta della produzione.
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