Hawaii, 1941. Ex pugile e trombettista, il soldato Prewitt (Montgomery Clift) è ostracizzato da commilitoni e ufficiali perché si rifiuta di boxare al torneo del reggimento. Gli unici a solidarizzare con lui sono il compagno Maggio (Frank Sinatra), la prostituta Alma (Donna Reed) e il sergente Warden (Burt Lancaster), impegnato in una relazione proibita con Karen (Deborah Kerr).
Tratto dall'omonimo romanzo di James Jones (1951). Sullo sfondo di uno dei più drammatici episodi della storia bellica americana, l'attacco giapponese a Pearl Harbor (splendido climax narrativo del finale), si snoda quello che è forse il mélo di ambientazione militare per eccellenza. Molto critico nei confronti del vessatorio universo marziale, animato da dosi di sensualità e violenza insolite per l'epoca, è un intenso racconto corale i cui protagonisti sono tutti outsider, a partire dal tormentato antieroe incarnato da Clift. Il torrido bacio nella risacca tra Lancaster e la Kerr resta una delle scene d'amore più sexy della storia del cinema, ma memorabile è anche la sequenza in cui il protagonista suona Il silenzio: Zinnemann (consacrato l'anno prima dal suo capolavoro Mezzogiorno di fuoco, 1952) lavora sui volti, sui corpi, sul dolore e sulla brutalità dell'essere umano, con un'ottima capacità di introspezione psicologica e una sublime direzione degli attori. Pioggia di Oscar: film, regia, attore non protagonista (Sinatra), attrice non protagonista (Reed), sceneggiatura (Daniel Taradash), fotografia (Burnett Guffey), sonoro (John P. Livadary), montaggio (William A. Lyon).