Nel 1963, il gruppo terroristico e nazionalista francese OAS (Organisation de l'armée secrète) decide di assassinare il presidente Charles De Gaulle (Adrien Cayla-Legrand). A tal scopo, assolda uno spietato sicario di cui nessuno conosce il volto, lo Sciacallo (Edward Fox). Scoperto il piano dell'attentato, il commissario Lebel (Michael Lonsdale) cerca disperatamente di fermare il killer.

A due anni dalla sua pubblicazione, Fred Zinnemannn adatta fedelmente il celeberrimo e omonimo romanzo di Frederick Forsyth, in quello che è diventato un classico del cinema di spionaggio. Merito della scelta di creare una storia fittizia intorno a personaggi e situazioni reali, di una buona costruzione della suspense, di un'interessante alternanza tra i punti di vista dei due rivali (lo Sciacallo e Lebel). Freddo e spietato come il suo protagonista (un bravo Edward Fox), il film ha un incipit documentaristico fulminante e un finale magistrale, girato durante una vera parata lungo gli Champs Elisées. Ma l'entusiasmo è smorzato dall'insistita e perigliosa descrizione di situazioni accessorie, funzionali sulla pagina scritta e invece solo una inutile zavorra narrativa sullo schermo. Teso ma tutt'altro che dinamico. Buona parte della pellicola venne filmata a Genova. Dalla sceneggiatura scritta da Kenneth Ross, nel 1997 è stato ricavato una sorta di remake adattato molto liberamente, The Jackal di Michael Caton-Jones con Bruce Willis e Richard Gere.