Bullitt
Bullitt
1968
Paese
Usa
Generi
Poliziesco, Drammatico
Durata
114 min.
Formato
Colore
Regista
Peter Yates
Attori
Steve McQueen
Robert Vaughn
Jacqueline Bisset
Don Gordon
Simon Oakland
Robert Duvall
Norman Fell
A San Francisco, il tenente di polizia Frank Bullitt (Steve McQueen) è incaricato di indagare sul tentato omicidio di un supertestimone contro la mafia di Chicago. Insofferente alle autorità e ai compromessi, Bullitt è messo sotto pressione da un ambizioso politicante (Robert Vaughn) e inseguito dagli stessi sicari della criminalità organizzata.
Dal romanzo Mute Witness di Robert L. Fish, Bullitt è un pilastro nella storia del poliziesco americano, che apre una svolta nel genere, anticipando i toni violenti e adrenalinici e il pessimismo di fondo che saranno dominanti nel cinema degli anni Settanta. Anticonformista, apparentemente cinico, sottilmente malinconico, Bullitt è un po' il padre putativo di antieroi (via via sempre più sporchi e cattivi) come l'Harry Callaghan della saga con Clint Eastwood o il Popeye di Il braccio violento della legge (1971) di William Friedkin. Naturalmente, il fascino del personaggio è legato all'iconica caratterizzazione di un perfetto Steve McQueen, mentre lo status di culto del film (al di là della sua corrosiva lettura sociale dei giochi di potere polizia-politica-malavita) si deve soprattutto a una celeberrima sequenza di inseguimento: quella con protagonista l'indimenticabile Ford Mustang verde sulle strade di San Francisco, città-simbolo che si fa vero e proprio personaggio. Grande il cast di contorno (Jacqueline Bisset è Cathy, Don Gordon è Delgetti) e innovativo il montaggio di Frank P. Keller, premiato con un Oscar. Musiche di Lalo Schifrin.
Dal romanzo Mute Witness di Robert L. Fish, Bullitt è un pilastro nella storia del poliziesco americano, che apre una svolta nel genere, anticipando i toni violenti e adrenalinici e il pessimismo di fondo che saranno dominanti nel cinema degli anni Settanta. Anticonformista, apparentemente cinico, sottilmente malinconico, Bullitt è un po' il padre putativo di antieroi (via via sempre più sporchi e cattivi) come l'Harry Callaghan della saga con Clint Eastwood o il Popeye di Il braccio violento della legge (1971) di William Friedkin. Naturalmente, il fascino del personaggio è legato all'iconica caratterizzazione di un perfetto Steve McQueen, mentre lo status di culto del film (al di là della sua corrosiva lettura sociale dei giochi di potere polizia-politica-malavita) si deve soprattutto a una celeberrima sequenza di inseguimento: quella con protagonista l'indimenticabile Ford Mustang verde sulle strade di San Francisco, città-simbolo che si fa vero e proprio personaggio. Grande il cast di contorno (Jacqueline Bisset è Cathy, Don Gordon è Delgetti) e innovativo il montaggio di Frank P. Keller, premiato con un Oscar. Musiche di Lalo Schifrin.
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