A Broadway, due attrici di vaudeville (Anita Page e Bessie Love) vengono chiamate da un loro amico (Eddie Kearns) per prendere parte al numero di un importante show. Amore e risentimento però non tarderanno a palesarsi tra i tre, mettendo così a rischio le relazioni che li legano. Seppur lodevole per il suo impianto scenografico e per la sua forte vitalità trasmessa in ogni minuto, La canzone di Broadway è un film riuscito solo in parte, decisamente ostacolato da un'inventiva narrativa costantemente latitante e da un canovaccio che non riesce mai a sorprendere come dovrebbe. Harry Beaumont è abile nell'orchestrare al meglio ogni componente tecnica del set, ma gli sono di ostacolo la monotonia della storia e un perenne riciclo di luoghi e situazioni stereotipate. Seppur nascosta sotto abbondanti tinte più rosee e frizzanti, è ben presente una patina melodrammatica che non basta, però, a restituire spessore a un film nel complesso piuttosto trascurabile. La canzone di Broadway è il primo lungometraggio sonoro ad aver vinto un Oscar come miglior film. La pellicola si avvaleva anche di una sequenza a colori, oggi andata perduta, che avrebbe dato il via alla moda di utilizzare questa tecnica nei musical.