La casa di Cristina
Christina's House
2000
Paese
Canada
Generi
Drammatico, Giallo, Thriller
Durata
90 min.
Formato
Colore
Regista
Gavin Wilding
Attori
Brendan Fehr
Brad Rowe
Allison Lange
John Savage
Lorne Stewart
L'adolescente Cristina (Allison Lange), dopo che sua madre viene ricoverata in una clinica psichiatrica, vive sola con il padre e il fratellino, ma dalla soffitta della sua vecchia casa provengono strani rumori. Intanto diverse ragazze che si avvicinano a essa vengono brutalmente assassinate da un misterioso serial killer.
Una trama confusa, insulsa e banale per un tipico teen horror del periodo, girato da Gavin Wilding reduce dal modesto Omicidi Occasionali che qui però non sa creare la minima tensione o dell'empatia per gli odiosi personaggi stereotipati. Nelle scene "horror" il gore è appena accennato e non esiste sequenza memorabile, per non parlare della prima interminabile mezz'ora in cui non accade nulla se non insulse gag e situazioni già viste con poco senso logico; colpevole l'insulsa sceneggiatura scritta probabilmente di fretta e coi piedi, ricca di battute da manicomio, personaggi piatti ma bipolari, una soluzione finale scontata dopo 10 minuti e una motivazione del tutto implausibile oltre che spiegata male. Cast pessimo del quale Wilding preferisce valorizzare soltanto il corpo di Allison Lange in modo pedestre e risibile. Girato con la mano sinistra risulta un film inguardabile sotto ogni aspetto da dimenticare, infatti fu un flop tranne che in Italia, dove riempì le sale spopolando al botteghino.
Una trama confusa, insulsa e banale per un tipico teen horror del periodo, girato da Gavin Wilding reduce dal modesto Omicidi Occasionali che qui però non sa creare la minima tensione o dell'empatia per gli odiosi personaggi stereotipati. Nelle scene "horror" il gore è appena accennato e non esiste sequenza memorabile, per non parlare della prima interminabile mezz'ora in cui non accade nulla se non insulse gag e situazioni già viste con poco senso logico; colpevole l'insulsa sceneggiatura scritta probabilmente di fretta e coi piedi, ricca di battute da manicomio, personaggi piatti ma bipolari, una soluzione finale scontata dopo 10 minuti e una motivazione del tutto implausibile oltre che spiegata male. Cast pessimo del quale Wilding preferisce valorizzare soltanto il corpo di Allison Lange in modo pedestre e risibile. Girato con la mano sinistra risulta un film inguardabile sotto ogni aspetto da dimenticare, infatti fu un flop tranne che in Italia, dove riempì le sale spopolando al botteghino.
Iscriviti
o
Accedi
per commentare