Marion Dixon (Ljubov' Orlova) è stata costretta ad abbandonare gli Stati Uniti, sua terra natale, per aver dato alla luce un bambino di colore. Assoldata in un circo russo come ballerina, s'invaghisce di un acrobata (Sergej Stoljarov) che non può amare: se lo facesse, il vile impresario del circo (Pavel Massal'skij) potrebbe rivelare a tutti il suo passato. È un musical sovietico, che guarda cinematograficamente ai prodotti hollywoodiani ma che, allo stesso tempo, si prefigge di portare avanti contenuti anti-americani. Gli intenti propagandistici sono evidenti fin dalle prime battute, ma non tolgono spessore a un prodotto ben congegnato, spettacolare nelle coreografie e dotato di una forza visiva non indifferente. Se Aleksandrov dirige al meglio i tempi di montaggio, anche le musiche fanno la loro parte, così come gli ottimi attori. Ebbe un grandissimo successo di pubblico e una delle canzoni della colonna sonora, La canzone della Patria, divenne popolarissima. Ispirato alla pièce Sotto il tendone del circo di Valentin Kataev, Il'ja Il'f ed Evgenij Petrov.