Città violenta
1970
Paesi
Italia, Francia
Generi
Gangster, Noir, Azione
Durata
100 min.
Formato
Colore
Regista
Sergio Sollima
Attori
Charles Bronson
Telly Savalas
Jill Ireland
Michel Constantin
Umberto Orsini
Ray Saunders
Benjamin Lev
Il killer Jeff Heston (Charles Bronson) subisce un agguato da parte degli uomini del boss mafioso Al Weber (Telly Savalas). Scontati due anni di prigione e perse le tracce della compagna Vanessa (Jill Ireland), Heston viene contattato proprio da Weber, che lo invita a unirsi alla sua organizzazione: intrighi e vendette si profilano all'orizzonte.
Pellicola gangster diretta da Sergio Sollima con mano solida, ma basata su un soggetto piuttosto banale e sviluppato in maniera confusa. Ispirato al cinema d'azione/noir statunitense degli anni Settanta e caratterizzato da un'atmosfera da western di vendetta, Città violenta disegna una vicenda costellata di colpi di scena, pervasa da un senso di moralità e onore tipico del mondo malavitoso, irrimediabilmente cinica nel non lasciare spazio ad alcuna possibilità di redenzione; un universo spietato che fa da teatro al nero triangolo sentimentale tra i personaggi interpretati da Charles Bronson, Telly Savalas e l'ambigua e affascinante Jill Ireland. Tentativo apprezzabile, ma non sostenuto dall'analisi psicologica e da una coerente caratterizzazione dei protagonisti, spesso celati dietro a interpretazioni manieristiche o poco espressive (specie nel caso del monolitico Charles Bronson). Buona performance di Telly Savalas; Michel Constantin è Killain. Scritto dal regista con Gianfranco Galligarich, Sauro Scavolini e Lina Wertmüller. Colonna sonora di Ennio Morricone.
Pellicola gangster diretta da Sergio Sollima con mano solida, ma basata su un soggetto piuttosto banale e sviluppato in maniera confusa. Ispirato al cinema d'azione/noir statunitense degli anni Settanta e caratterizzato da un'atmosfera da western di vendetta, Città violenta disegna una vicenda costellata di colpi di scena, pervasa da un senso di moralità e onore tipico del mondo malavitoso, irrimediabilmente cinica nel non lasciare spazio ad alcuna possibilità di redenzione; un universo spietato che fa da teatro al nero triangolo sentimentale tra i personaggi interpretati da Charles Bronson, Telly Savalas e l'ambigua e affascinante Jill Ireland. Tentativo apprezzabile, ma non sostenuto dall'analisi psicologica e da una coerente caratterizzazione dei protagonisti, spesso celati dietro a interpretazioni manieristiche o poco espressive (specie nel caso del monolitico Charles Bronson). Buona performance di Telly Savalas; Michel Constantin è Killain. Scritto dal regista con Gianfranco Galligarich, Sauro Scavolini e Lina Wertmüller. Colonna sonora di Ennio Morricone.
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