Tutte le ore feriscono...l'ultima uccide
Le Deuxième Souffle
1966
Paesi
Francia, Italia
Generi
Noir, Thriller, Drammatico
Durata
150 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Jean-Pierre Melville
Attori
Lino Ventura
Paul Meurisse
Raymond Pellegrin
Christine Fabréga
Marcel Bozzuffi
Paul Frankeur
Denis Manuel
Michel Constantin
Pierre Zimmer
Pierre Grasset
Evaso dal carcere, Gustave Minda detto Gu (Lino Ventura) sogna di sistemarsi con la bella Manouche (Christine Fabréga), ma prima si lascia coinvolgere in un colpo a un portavalori organizzato dall'amico Paul Ricci (Raymond Pellegrin), fratello del gangster Jo (Marcel Bozzuffi). Sulle tracce di Gu si muove il commissario Blot (Paul Meurisse), assistito dal feroce ispettore Farnadio (Paul Frankeur).
Adattamento molto libero del romanzo Morire due volte di Josè Giovanni, uno dei migliori film di Jean-Pierre Melville in cui il regista descrive con il suo consueto fatalismo malinconico un mondo di valori che va irrimediabilmente perdendosi. Tra Gu e l'ispettore Blot c'è una sorta di stima in quanto i due personaggi sono incarnazione di una vecchia scuola di pensiero in cui l'onore e l'etica professionale hanno ancora senso: due antieroi pronti a combattere e a cadere da soli, destinati a essere sconfitti dall'avanzare di un feroce cinismo e di nuove generazioni convinte che il fine giustifichi sempre i mezzi. Il modus operandi dei criminali è posto in relazione con quello delle forze dell'ordine, sottolineando come le distinzioni manichee tra bene e male siano ormai obsolete: Gu e Blot sono accomunati dal rispetto, anacronistico ma sincero, verso valori in cui credono fortemente (l'amicizia virile, il senso del dovere, la fiducia negli altri); allo stesso modo il crudele ispettore Farnadio e lo spietato Jo Ricci sono due personaggi complementari, espressione di un universo violento e efferato. Gestendo una materia narrativa decisamente complessa, Melville sa unire introspezione psicologica e stilizzazione figurativa, astrazione metafisica e aderenza al realismo, pur non disdegnando una dimensione più prettamente spettacolare (assai notevole, ad esempio, la sequenza dell'assalto al portavalori) cui imprime il proprio tocco personale caratterizzato dall'essenzialità e dal rigore formale. Indimenticabili le prove di Lino Ventura e Paul Meurisse, punte di diamante di un cast in gran forma.
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