Club Zero
Club Zero
2023
Paesi
Austria, Gran Bretagna, Germania, Francia, Danimarca
Generi
Drammatico, Thriller
Durata
110 min.
Formato
Colore
Regista
Jessica Hausner
Attori
Mia Wasikowska
Sidse Babett Knudsen
Amir El-Masry
Elsa Zylberstein
Mathieu Demy
Amanda Lawrence
Sam Hoare
Camilla Rutherford
La professoressa Novak (Mia Wasikowska), da poco assunta in un esclusivo college, impone la propria visione estrema in termini di alimentazione all'interno di un programma scolastico da lei stessa ideato e rivolto a un ristretto numero di ragazzi. Gli studenti, dopo qualche perplessità, iniziano a subire il fascino della donna non senza pericolose conseguenze.
A quattro anni dal precedente Little Joe (2019), Jessica Hausner si addentra nei meandri di paranoie e fanatismi strettamente legati alla contemporaneità, ambientando il film quasi interamente all'interno degli asettici ambienti di un fantomatico istituto scolastico d'élite. La sensazione è quella di trovarsi di fronte a situazioni aberranti che avvengono in un presente quasi distopico, dove l'essere umano, inteso come singolo individuo, è completamente sottomesso al pensiero comune. Il concetto di "alimentazione consapevole" da cui il film prende il via, diventa il punto di partenza per una sarcastica riflessione sulle ossessioni del mondo attuale, ma le soluzioni messe in scena dalla regista austriaca sono a dir poco pacchiane, sia nel prendere la pruriginosa via di una sterile provocazione (il vomito di nuovo ingerito da una studentessa), sia nel voler invece ambire a un ferioce (?) discorso sulla percezione del reale in base alla classe sociale di appartenenza. Mia Wasikowska, un po' stramba adepta di una setta pseudo religiosa, un po' maestrina frustrata e sentimentalmente repressa, dà vita a un personaggio completamente allo sbando in termini di scrittura. Il giochino su cui si regge il film viene ripetuto senza preoccuparsi di suggerire qualcosa di veramente sorprendente, come se l'idea di base del soggetto potesse già di per sé essere sufficiente per il successo dell'opera. Unico motivo di interesse del film è il progressivo spostamento dell'attenzione dall'istituzione scolastica a quella famigliare, con il fine di lanciare un monito sull'importanza di un costruttivo rapporto genitori/figli. Finale sconfortante tanto diventi manifesta la povertà di idee. Uno dei film peggiori del concorso di Cannes 2023.
A quattro anni dal precedente Little Joe (2019), Jessica Hausner si addentra nei meandri di paranoie e fanatismi strettamente legati alla contemporaneità, ambientando il film quasi interamente all'interno degli asettici ambienti di un fantomatico istituto scolastico d'élite. La sensazione è quella di trovarsi di fronte a situazioni aberranti che avvengono in un presente quasi distopico, dove l'essere umano, inteso come singolo individuo, è completamente sottomesso al pensiero comune. Il concetto di "alimentazione consapevole" da cui il film prende il via, diventa il punto di partenza per una sarcastica riflessione sulle ossessioni del mondo attuale, ma le soluzioni messe in scena dalla regista austriaca sono a dir poco pacchiane, sia nel prendere la pruriginosa via di una sterile provocazione (il vomito di nuovo ingerito da una studentessa), sia nel voler invece ambire a un ferioce (?) discorso sulla percezione del reale in base alla classe sociale di appartenenza. Mia Wasikowska, un po' stramba adepta di una setta pseudo religiosa, un po' maestrina frustrata e sentimentalmente repressa, dà vita a un personaggio completamente allo sbando in termini di scrittura. Il giochino su cui si regge il film viene ripetuto senza preoccuparsi di suggerire qualcosa di veramente sorprendente, come se l'idea di base del soggetto potesse già di per sé essere sufficiente per il successo dell'opera. Unico motivo di interesse del film è il progressivo spostamento dell'attenzione dall'istituzione scolastica a quella famigliare, con il fine di lanciare un monito sull'importanza di un costruttivo rapporto genitori/figli. Finale sconfortante tanto diventi manifesta la povertà di idee. Uno dei film peggiori del concorso di Cannes 2023.
Iscriviti
o
Accedi
per commentare