La giovane Tao Lan (Liu Lin), al termine di una lite con la sorellastra che l'aveva fatta accusare dai genitori di un furto, la uccide accidentalmente con una bastonata. Dopo diciassette anni di carcere, è rilasciata per un permesso speciale, che le permette di tornare a rivedere i genitori. La accompagna nel viaggio una guardia (Li Bingbing). Dramma familiare e insieme road movie, Diciassette anni è il film che rivela definitivamente al mondo il talento di Zhang Yuan e il suo occhio radicalmente critico verso la società cinese. Un viaggio a ritroso nel tempo, che indaga i cambiamenti del paese attraverso gli occhi della protagonista reclusa, e insieme un apologo morale sulla seconda opportunità, la responsabilità e la colpa, la rieducazione (cardine culturale ed etico della società comunista cinese). Girato con eleganza e con il consueto gusto per l'astrazione del linguaggio, con tempi lunghi delle inquadrature, camera a mano e suoni in presa diretta, il film conferma l'emergere di una voce cinematografica importante, anche se la retorica dilagante risulta a tratti indigesta. Leone d'argento per la miglior regia alla Mostra del Cinema di Venezia.