Il sergente Joe Bomowski (Sylvester Stallone) riceve l'inaspettata visita dell'iperprotettiva madre Tutti (Estelle Getty). In pochi giorni la donna riuscirà a compromettergli la reputazione e a rovinare la sua vita sentimentale, ma si rivelerà risolutiva nello smascherare Parnell (Roger Rees), insospettabile trafficante d'armi. Incursione non propriamente riuscita nel genere comico da parte del roccioso Sylvester Stallone, che ha definito questo film il peggiore della sua carriera. In effetti, il regista Roger Spottiswoode dimostra di non avere le idee chiare: la sceneggiatura (firmata da Blake Snyder, William Osborne e William Davies) oscilla tra commedia e action movie senza riuscire a fondere i registri (l'intreccio poliziesco sembra non avere ragione d'essere) e gli inserti demenziali (costituiti dai siparietti tra Bomowski e l'invadente Tutti, che gli lava la pistola e lo rimpinza fino a farlo scoppiare) risultano forzati e pretestuosi. Certo, vedere Stallone in balìa di poco edificanti complessi edipici può strappare qualche sorriso, ma l'autoironia è davvero ai minimi storici. JoBeth Williams è Gwen, fidanzata di Bomowski. Musiche di Alan Silvestri. Produce Ivan Reitman.