Girl
Girl
2018
Amazon Prime Video
Paese
Belgio
Genere
Drammatico
Durata
100 min.
Formato
Colore
Regista
Lukas Dhont
Attori
Victor Polster
Tijmen Govaerts
Nele Hardiman
Valentijn Dhaenens
Arieh Worthalter
Lara (Victor Polster) è una quindicenne belga che si è appena trasferita, assieme al padre (Ariedh Worthalter) e al fratellino (Oliver Bodart), in una nuova città per frequentare una delle migliori scuole di danza del paese. Vorrebbe diventare una ballerina, ma il corpo da maschio in cui è nata è un ostacolo non semplice da superare. Il destino avrà in serbo per lei un doloroso percorso di trasformazione.
Coraggiosa e potentissima opera prima diretta dal regista belga Lukas Dhont (classe 1991), giovane cineasta che era già stato nominato agli Oscar per un suo cortometraggio, Girl è una dolente e livida incursione nei sogni privati e nella fisicità esposta di un’adolescente alle prese con una sessualità tutt’altro che pacificata e altrettanto ardua da vivere sulla propria pelle, data la tenera età e le sfide spietate da sostenere, danzando in punta di piedi tra asperità e ostacoli che vanno ben oltre la pedana. Un film transgender che stupisce per l’accecante forza delle riprese e per l’ottimo uso della camera a mano e dei primi piani, tutti strumenti che permettono al regista di lavorare sulle epidermidi dei personaggi e di creare un’avvolgente e spietata messa in scena a misura di microcosmo, amplificata oltretutto dal ricorso a piani sequenza muscolari ma al contempo tenui e misurati. Qualche perdonabile difetto tipico di un’opera prima è comunque presente (la ridondanza dello sviluppo narrativo, l’accademismo forse eccessivo della confezione), ma appaiono di gran lunga perdonabili al cospetto di uno spessore cinematografico di tale risonanza, che con onestà non risparmia i nudi integrali e legittima a ritenere il regista un nome nuovo sul quale scommettere per il futuro. Notevole anche l’interpretazione del protagonista Victor Polster. Presentato nella sezione Un Certain Regard a Cannes 2018, il film ha vinto il titolo di miglior opera prima della 71esima edizione della kermesse francese.
Coraggiosa e potentissima opera prima diretta dal regista belga Lukas Dhont (classe 1991), giovane cineasta che era già stato nominato agli Oscar per un suo cortometraggio, Girl è una dolente e livida incursione nei sogni privati e nella fisicità esposta di un’adolescente alle prese con una sessualità tutt’altro che pacificata e altrettanto ardua da vivere sulla propria pelle, data la tenera età e le sfide spietate da sostenere, danzando in punta di piedi tra asperità e ostacoli che vanno ben oltre la pedana. Un film transgender che stupisce per l’accecante forza delle riprese e per l’ottimo uso della camera a mano e dei primi piani, tutti strumenti che permettono al regista di lavorare sulle epidermidi dei personaggi e di creare un’avvolgente e spietata messa in scena a misura di microcosmo, amplificata oltretutto dal ricorso a piani sequenza muscolari ma al contempo tenui e misurati. Qualche perdonabile difetto tipico di un’opera prima è comunque presente (la ridondanza dello sviluppo narrativo, l’accademismo forse eccessivo della confezione), ma appaiono di gran lunga perdonabili al cospetto di uno spessore cinematografico di tale risonanza, che con onestà non risparmia i nudi integrali e legittima a ritenere il regista un nome nuovo sul quale scommettere per il futuro. Notevole anche l’interpretazione del protagonista Victor Polster. Presentato nella sezione Un Certain Regard a Cannes 2018, il film ha vinto il titolo di miglior opera prima della 71esima edizione della kermesse francese.
Iscriviti
o
Accedi
per commentare