1809. Lo studente tirolese Severin Anderlan (Luis Trenker) torna al suo paese natale e scopre che è stato distrutto dall'esercito francese. I suoi familiari sono stati uccisi e Severin, deciso a scendere in campo, organizzerà una resistenza armata contro gli invasori. Nettamente diviso tra forma e contenuto, Il grande agguato è girato con perizia da Luis Trenker (Montagne in fiamme, del 1931) e da Curtis Bernhardt: i due firmano diverse sequenze spettacolari ed emozionanti, sfruttando al meglio le possibilità del montaggio sonoro. Per i suoi toni patriottici, però, il film rimane vittima di un messaggio non troppo sfumato, e venne particolarmente apprezzato dai gerarchi nazisti. Come in tutti i film di Trenker (anche discreto attore protagonista) l'attenzione è soprattutto per le panoramiche sulle montagne e per le relazioni tra gli esseri umani in situazioni di pericolo. Un filo di retorica di troppo, al di là di tutto, ne limita la portata. Un anno dopo Trenker realizzò (in coppia con Edwin H. Knopf) anche la versione americana, intitolata The Rebel.