Il Grinch
The Grinch
2018
Paese
Usa
Generi
Animazione, Commedia, Fantasy
Durata
90 min.
Formato
Colore
Registi
Peter Candeland
Yarrow Cheney
Mattew O'Callaghan
Le origini del Grinch, scorbutico mostro verde, e del suo piccolo cuore inaridito, prima che diventi lo spauracchio dei Picchi di Punta Boh, e che, travestito da uno sghignazzante Babbo Natale, cerchi di rubare i preziosi simboli della festività.
Nuovo adattamento del libro di Dr. Seuss che segue la serie televisiva Il Grinch e la favola di Natale e l’iconico film di Ron Howard del 2000 con Jim Carrey, divenuto un vero e proprio classico delle feste di Natale, il lungometraggio d’animazione targato Illumination è un’operazione che risale al testo originale How the Grinch stole Christmas per ripristinare le atmosfere originarie della storia e risultare omogeneo e fruibile per un pubblico di bambini o comunque anagraficamente più basso. Il Grinch, a questo giro, è infatti meno sferzante e misantropo di quello visto al cinema con enorme successo quasi vent’anni fa, un personaggio meno spigoloso e grottesco nella componente fiabesca e nelle sue prerogative anti-sociali. Questo taglio complessivo produce un impianto in parte più convenzionale ed edificante ma anche indiscutibilmente più fedele alla fonte letteraria di partenza datata 1957, con una messa a punto delle gag e delle soluzioni visive pienamente in linea con gli standard della Illumination, divise tra alcuni momenti efficaci e un paio di sequenze di notevole fattura e qualche passaggio più discutibile per ideazione ed efficacia. La classicità del racconto insegue e asseconda la natura limpida delle immagini, anche se nonostante l’ottima confezione la sensazione che fa capolino, molto spesso, è quella del compitino svolto con minuzia ma con scarso senso dell’inventiva e poca voglia di aggiungere una postilla significativa ai margini della vicenda, fatta eccezione per l’ovvia morale familiare pienamente in linea con lo spirito delle feste natalizie. Nella versione italiana a doppiare il protagonista c’è Alessandro Gassmann, mentre il doppiatore nella versione originale è Benedict Cumberbatch.
Nuovo adattamento del libro di Dr. Seuss che segue la serie televisiva Il Grinch e la favola di Natale e l’iconico film di Ron Howard del 2000 con Jim Carrey, divenuto un vero e proprio classico delle feste di Natale, il lungometraggio d’animazione targato Illumination è un’operazione che risale al testo originale How the Grinch stole Christmas per ripristinare le atmosfere originarie della storia e risultare omogeneo e fruibile per un pubblico di bambini o comunque anagraficamente più basso. Il Grinch, a questo giro, è infatti meno sferzante e misantropo di quello visto al cinema con enorme successo quasi vent’anni fa, un personaggio meno spigoloso e grottesco nella componente fiabesca e nelle sue prerogative anti-sociali. Questo taglio complessivo produce un impianto in parte più convenzionale ed edificante ma anche indiscutibilmente più fedele alla fonte letteraria di partenza datata 1957, con una messa a punto delle gag e delle soluzioni visive pienamente in linea con gli standard della Illumination, divise tra alcuni momenti efficaci e un paio di sequenze di notevole fattura e qualche passaggio più discutibile per ideazione ed efficacia. La classicità del racconto insegue e asseconda la natura limpida delle immagini, anche se nonostante l’ottima confezione la sensazione che fa capolino, molto spesso, è quella del compitino svolto con minuzia ma con scarso senso dell’inventiva e poca voglia di aggiungere una postilla significativa ai margini della vicenda, fatta eccezione per l’ovvia morale familiare pienamente in linea con lo spirito delle feste natalizie. Nella versione italiana a doppiare il protagonista c’è Alessandro Gassmann, mentre il doppiatore nella versione originale è Benedict Cumberbatch.
Iscriviti
o
Accedi
per commentare