Max vive da re con la sua padrona Katie, che lo adora e ha l’unico difetto di trascorrere fuori casa un po’ troppe ore: durante le lunghe giornate in solitudine, il cagnolino frequenta gli altri animali domestici del vicinato, tutti in attesa che i loro proprietari rientrino dal lavoro. Quando Katie decide di accogliere in casa un altro cane, il grosso e maldestro Duke, per Max la pacchia è finita: trascinato dal coinquilino nei bassifondi newyorkesi, dovrà fare di tutto per tornare a casa, mentre gli amici, preoccupati, partono alla sua ricerca.

Dalla Illumination Entertainment, la fortunata casa di produzione di Cattivissimo me (2010), il primo esperimento lontano dall’universo dei celeberrimi Minions che può dirsi pienamente riuscito, dopo gli esiti incerti di Hop (2011) e Lorax – Il guardiano della foresta (2012). Frizzante e ironico, con un incipit notevole e divertentissimo sulle abitudini segrete degli animali domestici rimasti a casa da soli, Pets – Vita da animali è un’esilarante galleria di personaggi riuscitissimi, dalla poiana pentita al morbido coniglietto psicopatico, dal basset hound che dà feste scatenate al maiale tatuato, dalla gatta obesa alla volpina innamorata. Qualche ingenuità nella trama e nel messaggio di fondo (basato sull’importanza dell’amicizia) si fa perdonare dal ritmo indiavolato dello script, che si districa tra azione e umorismo con battute al vetriolo e caricature ben riuscite della frenetica società contemporanea e non si fa mancare qualche sequenza memorabile (il pre-finale sul ponte di Brooklyn, la scena lisergica nella fabbrica delle salsicce). Non stonano affatto le note dolceamare sull’abbandono degli animali e il complesso rapporto coi proprietari, incarnato dal gruppo di ex animali domestici delusi e rivoltosi. Un prodotto completo e ben confezionato che entusiasmerà i più giovani ma farà sbellicare anche gli adulti, preceduto dall’immancabile cortometraggio con nuovi disastri dei terribili Minions.