Nel 1944, in Scozia, durante la Seconda guerra mondiale, lo stregone Rasputin (Karel Roden) apre un portale da cui escono dei demoni, tra cui un piccolo diavoletto rosso, Hellboy (Ron Perlman).

Tratto dal fumetto di Mike Mignola per la Dark Horse, Hellboy è un supereroe atipico, perché è a tutti gli effetti un demone, ma essendo stato cresciuto dagli umani si occupa della difesa della terra lavorando per l'FBI, che lo nasconde al resto del mondo, assieme al suo amico anfibio Abe (Doug Jones). Guillermo del Toro riesce a dare equilibrio a una pellicola dalle forti tinte dark-horror, inserendo dosi di ironia e dialoghi esilaranti per alleggerire i toni. Il montaggio, inoltre, permette di sviluppare un buon ritmo, aiutato anche da raccordi notevoli tra le sequenze. Hellboy, interpretato da Ron Perlman, è rappresentato come un arrogante spaccone, di buon cuore ma dalle maniere rudi, ed è questa un'altra formula vincente di una pellicola che esula dal classico comic-movie e cerca di elevarsi puntando a raggiungere una qualità superiore alla media.