Prima guerra mondiale: un ufficiale austriaco (James Hall) si ritrova intrappolato dietro le linee nemiche. Costretto a nascondersi in un piccolo albergo, verrà nascosto dalla domestica dell'albergo (Pola Negri). I due s'innamoreranno, ma l'esercito russo farà dell'hotel il proprio quartier generale. Mauritz Stiller, dopo una lunga carriera in Svezia (tra le sue pellicole, Il tesoro di Arne, del 1919, e La leggenda di Gösta Berling, del 1924), si è trasferito a Hollywood e il suo tocco, lucidissimo e determinato, si è in parte affievolito per seguire le logiche del mercato a stelle e strisce. Aperto da un incipit altamente spettacolare, Hotel Imperial è infatti un film che funziona a metà, in cui vengono alternate ottime trovate (il finale) a diverse sequenze decisamente più didascaliche. La diva Pola Negri è grande in un ruolo non semplice, e James Hall fatica a tenerle corda come dovrebbe.