Identità violate
Taking Lives
2004
Paese
Usa
Generi
Azione, Drammatico, Giallo
Durata
103 min.
Formato
Colore
Regista
D.J. Caruso
Attori
Angelina Jolie
Ethan Hawke
Kiefer Sutherland
Gena Rowlands
Olivier Martinez
Tchéky Karyo
Jean-Hugues Anglade
Paul Dano
Justin Chatwin
André Lacoste
Un’investigatrice dell’FBI (Angelina Jolie) è alla prese con una serie di omicidi seriali compiuti da un uomo che si appropria dell’identità delle vittime. Ad aiutarla nelle indagini c’è un testimone chiave (Ethan Hawke) che per il suo contributo rischia di entrare nel mirino dell’assassino.
Un thriller dalle tinte volutamente ed eccessivamente forti è la trasposizione cinematografica del romanzo Il ladro di vite di Michael Pye. Il modello letterario è stato ridotto a una serie grottesca di dettagli orrifici e capziosamente espliciti, come a dichiarare in partenza che oltre alla messa in scena della violenza fisica non c’è altro e purtroppo nel corso della visione ci si rende conto che è proprio così. Anche se l’esasperazione di alcune scelte stilistiche dichiarano un palese ascendente fincheriano, ovviamente irraggiungibile, la regia è discreta e le scelte formali coerenti. Eppure, toni freddi, ambienti asettici e banali jump scare sono inutili ricami su una linea narrativa fiacca che tenta di recuperare sul finale attraverso un colpo di scena tanto atteso quanto inefficace e depotenziato da un recitazione ai limiti dell’imbarazzante. Candidatura ai Razzie Award per Angelina Jolie.
Un thriller dalle tinte volutamente ed eccessivamente forti è la trasposizione cinematografica del romanzo Il ladro di vite di Michael Pye. Il modello letterario è stato ridotto a una serie grottesca di dettagli orrifici e capziosamente espliciti, come a dichiarare in partenza che oltre alla messa in scena della violenza fisica non c’è altro e purtroppo nel corso della visione ci si rende conto che è proprio così. Anche se l’esasperazione di alcune scelte stilistiche dichiarano un palese ascendente fincheriano, ovviamente irraggiungibile, la regia è discreta e le scelte formali coerenti. Eppure, toni freddi, ambienti asettici e banali jump scare sono inutili ricami su una linea narrativa fiacca che tenta di recuperare sul finale attraverso un colpo di scena tanto atteso quanto inefficace e depotenziato da un recitazione ai limiti dell’imbarazzante. Candidatura ai Razzie Award per Angelina Jolie.
Iscriviti
o
Accedi
per commentare