Il grande giorno
2022
Paese
Italia
Genere
Commedia
Durata
100 min.
Formato
Colore
Regista
Massimo Venier
Attori
Aldo Baglio
Giovanni Storti
Giacomo Poretti
Antonella Attili
Elena Lietti
Lucia Mascino
In una villa sul lago di Como tutto è pronto per celebrare il matrimonio di Elio e Caterina, figli di Giacomo e Giovanni, soci in affari da più di 30 anni. L’arrivo di un inaspettato invitato scombussola tutto quanto: Aldo, infatti, combina una serie di gaffe e incidenti esilaranti e costosissimi.

I tempi della commedia esilarante sono lontani per il trio Aldo, Giovanni e Giacomo, che già con Odio l’estate avevano mostrato un cambiamento di rotta, grazie a una trama dal finale agrodolce. Alla regia, nuovamente il fido Massimo Venier, che tuttavia con Il grande giorno non riesce a trovare la giusta dose di equilibrio tra comicità e dramma come in passato, dando vita ad una pellicola sbilanciata e, per questo, non del tutto efficace: a una prima metà improntata sulla ricerca della risata (anche a costo di scadere nel grottesco), la seconda parte del film – la più riuscita – si concentra maggiormente sul dramma e sulla riflessione. Lo sfondo di tutto è un weekend di nozze tra Elio Poretti e Caterina Storti, un matrimonio che dev’essere celebrato in una location esclusiva: una villa principesca sul lago di Como in cui è stato predisposto da Giovanni un programma preciso, al limite dell’ossessione, in modo che la figlia possa vivere delle giornate perfette e indimenticabili. Il tutto è portato all’eccesso, ma non mancano gli imprevisti, tra cui il più grande è l’arrivo di Aldo, il nuovo compagno della ex moglie di Giovanni: la sua presenza porta scompiglio, ma allo stesso tempo è scintilla per l’evolversi di una trama che altrimenti si sarebbe mossa su binari statici e prevedibili. Le gag comiche non sono sempre riuscite, anzi, lo smalto dei vecchi tempi spesso fatica ad emergere e infatti è necessario attendere una seconda metà dal taglio decisamente drammatico per far sì che il film inizi a risultare coinvolgente: tra scheletri nell’armadio, imprevisti dell’ultimo momento e fantasmi del passato, il film di Venier si focalizza sulla tematica della scelta, sulle decisioni da prendere e sull’idea che non sia mai tropo tardi per cambiare la propria vita. «La fine è un nuovo inizio»: questa la frase chiave del film, nonché lo spunto di riflessione principale, in cui l’invito per tutti i protagonisti è quello di prendere in mano la propria vita, concentrandosi sulla propria felicità, senza condizionamenti esterni, anche a costo di fare scelte dolorose. Se Fuga da Reuma Park è stata la fine, sembra comunque che Venier e il trio abbiano trovato il loro nuovo inizio.  
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