Il ritorno di Casanova
2023
Paesi
Italia, Francia
Genere
Drammatico
Durata
90 min.
Formato
Colore
Regista
Gabriele Salvatores
Attori
Toni Servillo
Fabrizio Bentivoglio
Sara Serraiocco
Natalino Balasso
Antonio Catania
Bianca Panconi
Un celebre regista italiano (Toni Servillo) non accetta che il tempo passi e in particolar modo rifiuta l'idea di invecchiare. Per questa ragione il suo nuovo progetto sarà il Casanova, ma durante le riprese si rende conto che lui e il protagonista del film non sono poi così differenti.
Dopo alcuni progetti più “piccoli”, come Comedians del 2021, Gabriele Salvatores torna alle ambizioni che hanno spesso contraddistinto il suo cinema e che non sempre si sono poi tradotte negli esiti sperati. Liberamente ispirato all'omonimo romanzo di Arthur Schnitzler, Il ritorno di Casanova nasce da una sceneggiatura scritta dal regista insieme a Umberto Contarello che, più del celebre avventuriero e seduttore protagonista di tante pellicole, racconta soprattutto qualcosa del suo autore. Salvatores ha dichiaratamente esplicitato quanto ci sia di autobiografico in questa pellicola, in relazione al rapporto tra l’arte e la vita, oltreché sul tema del tempo che passa. Seppur il nome di Casanova possa far venire in mente il celebre lungometraggio con Donald Sutherland, sembra però essere un altro film di Fellini la vera ispirazione per questo prodotto: 8 ½, ancora una volta citato in una pellicola che parla di crisi creative e personali di vario genere. Ed è proprio da qui che nascono i limiti di un’operazione costellata di difetti e rovinose cadute, causate da una serie infinita di situazioni banali e stereotipate che non rendono giustizia alla grande ambizione iniziale del progetto. Tutto sa di già visto e il coinvolgimento è bassissimo dall’inizio alla fine: scolastico il passaggio dal bianco e nero al colore e praticamente ogni scelta stilistica prende sempre la strada più semplice. Servillo e Bentivoglio non bastano.
Dopo alcuni progetti più “piccoli”, come Comedians del 2021, Gabriele Salvatores torna alle ambizioni che hanno spesso contraddistinto il suo cinema e che non sempre si sono poi tradotte negli esiti sperati. Liberamente ispirato all'omonimo romanzo di Arthur Schnitzler, Il ritorno di Casanova nasce da una sceneggiatura scritta dal regista insieme a Umberto Contarello che, più del celebre avventuriero e seduttore protagonista di tante pellicole, racconta soprattutto qualcosa del suo autore. Salvatores ha dichiaratamente esplicitato quanto ci sia di autobiografico in questa pellicola, in relazione al rapporto tra l’arte e la vita, oltreché sul tema del tempo che passa. Seppur il nome di Casanova possa far venire in mente il celebre lungometraggio con Donald Sutherland, sembra però essere un altro film di Fellini la vera ispirazione per questo prodotto: 8 ½, ancora una volta citato in una pellicola che parla di crisi creative e personali di vario genere. Ed è proprio da qui che nascono i limiti di un’operazione costellata di difetti e rovinose cadute, causate da una serie infinita di situazioni banali e stereotipate che non rendono giustizia alla grande ambizione iniziale del progetto. Tutto sa di già visto e il coinvolgimento è bassissimo dall’inizio alla fine: scolastico il passaggio dal bianco e nero al colore e praticamente ogni scelta stilistica prende sempre la strada più semplice. Servillo e Bentivoglio non bastano.
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