Italia a mano armata
1976
Paese
Italia
Generi
Poliziesco, Azione
Durata
101 min.
Formato
Colore
Regista
Franco, Martinelli
Attori
Maurizio Merli
Raymond Pellegrin
John Saxon
Toni Ucci
Mirella D'Angelo
Il commissario di polizia Betti (Maurizio Merli) indaga sul rapimento di alcuni bambini a bordo di uno scuolabus compiuto da una banda di malviventi torinesi. Una pista porterà il poliziotto a sospettare del legame tra Jean Albertelli (John Saxon), boss milanese, e un grosso traffico di droga. Si prospetta una indagine rischiosa e uno spietato braccio di ferro tra forze dell'ordine e malavita.
Mario Girolami, ancora sotto lo pseudonimo di Franco Martinelli, ritorna a narrare delle violente indagini del commissario Betti, a distanza di un anno da Roma violenta (1975). Nulla di nuovo sotto il sole rispetto ai capitoli precedenti della saga poliziesca con protagonista il fiero tutore dell'ordine interpretato da Maurizio Merli. Violenza che chiama violenza, sparatorie ea azione, crimine e labile legalità. Il tutto penalizzato da mezzi e budget ai minimi termini, come spesso accadde nel cinema nostrano di genere degli anni '70. Puro intrattenimento di ottusa sterilità, per un pubblico di basse pretese. Soggetto di Vincenzo Mannino, che collabora con Leila Buongiorno e Gianfranco Clerici alla sceneggiatura. Ginafranco Micalizzi firma la colonna sonora, il cui tema principale è stato riutilizzato da Quentin Tarantino nella sequenza finale di Grindhouse – A prova di morte (2007).
Mario Girolami, ancora sotto lo pseudonimo di Franco Martinelli, ritorna a narrare delle violente indagini del commissario Betti, a distanza di un anno da Roma violenta (1975). Nulla di nuovo sotto il sole rispetto ai capitoli precedenti della saga poliziesca con protagonista il fiero tutore dell'ordine interpretato da Maurizio Merli. Violenza che chiama violenza, sparatorie ea azione, crimine e labile legalità. Il tutto penalizzato da mezzi e budget ai minimi termini, come spesso accadde nel cinema nostrano di genere degli anni '70. Puro intrattenimento di ottusa sterilità, per un pubblico di basse pretese. Soggetto di Vincenzo Mannino, che collabora con Leila Buongiorno e Gianfranco Clerici alla sceneggiatura. Ginafranco Micalizzi firma la colonna sonora, il cui tema principale è stato riutilizzato da Quentin Tarantino nella sequenza finale di Grindhouse – A prova di morte (2007).
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