Il commissario Betti (Maurizio Merli), in collaborazione con l'avvocato Sartori (Richard Conte), organizza operazioni a tutela della sicurezza pubblica al di fuori delle procedure ufficiali, improntate alla spietata violenza nei confronti della malavita romana. Un atteggiamento che esporrà Betti a molteplici rischi.

Classico 'poliziottesco' all'italiana, Roma violenta introduce uno dei personaggi più noti al pubblico appassionato del genere, l'intransigente commissario Betti, che Maurizio Merli interpreterà ancora in Napoli violenta di Umberto Lenzi e in Italia a mano armata diretto dallo stesso Girolami sempre come Franco Martinelli, entrambi del 1976. Un semplicissimo canovaccio, più volte abusato all'interno del (sotto)genere, che vede il poliziotto opporsi con violenza e decisione ai soprusi dell'illegalità, trascendendo più volte i limiti stessi imposti dalla propria professione. Rappresentazione sterile e fine a se stessa all'insegna di una visione cinica e distorta del concetto di giustizia, messo a dura prova dei disordini sociali degli anni '70. Evanescente nei contenuti e nella forma, ha però il giusto piglio aggressivo. Nel cast, gli habitué Richard Conte, Ray Lovelock e John Steiner. Soggetto e sceneggiatura di Vincenzo Mannino, colonna sonora di Guido e Maurizio De Angelis.