Il pistolero solitario Mannaja (Maurizio Merli) fa ritorno al villaggio d'origine per vendicare la morte del padre Gerald (Rik Battaglia), eliminato anni prima dallo spietato affarista McGowan (Philippe Leroy). Dovrà affrontare anche il feroce Theo Woller (John Steiner), braccio destro di McGowan.

Classico e convenzionale spaghetti-western di vendetta diretto da Sergio Martino, anche sceneggiatore con Sauro Scavolini. La scelta di affidare il ruolo da protagonista a Maurizio Merli, molto somigliante all'iconico Franco Nero del più celebre Django (1966) di Sergio Corbucci, non è affatto casuale: Mannaja è infatti costruito su uno schema prevedibile, infarcito di caratterizzazioni tipiche del filone e rivolto essenzialmente a soddisfare le brame di un pubblico affezionato al genere e alle vicende cruente narrate in svariati titoli omologhi. Pellicola onesta ma senza pretese (se non di natura commerciale), sporca, grezza e schematica: trascurabile. Fotografia di Federico Zanni, musiche di Guido e Maurizio De Angelis.