Canada, fine Ottocento. Nell'epoca della corsa all'oro, tra le lande innevate del Klondike, si svolgono le pericolose vicende di un gruppo di avventurieri, accompagnati dal fedele cane lupo Zanna Bianca. Lucio Fulci adatta per il grande schermo il celebre romanzo per ragazzi Zanna Bianca, pubblicato nel 1906 dallo scrittore statunitense Jack London. Ibrido tra atmosfere western, suggestioni paesaggistiche e violenza piuttosto esplicitata, pur trattandosi di una pellicola destinata a un pubblico generalista, il film è frammentario e discontinuo dal punto di vista narrativo, penalizzato da una sceneggiatura (firmata da Guy Elmes, Roberto Gianviti, Thom Keyes, Piero Regnoli e Guillame Roux) che si ispira a grandi linee al più articolato romanzo di base, sfrondandone maldestramente diversi personaggi ed episodi. In ogni caso, discretamente riuscita l'ambientazione, che descrive con realismo un mondo selvaggio e violento, nel quale la vera ferinità è rappresentata non dalla sfera animale, ma da quella umana. Buon cast, che vede al fianco dei noti italiani Franco Nero (Jason Scott) e Virna Lisi (suor Evangelina) alcuni comprimari quali John Steiner (nel ruolo dello spietato Charles "Beauty" Smith) e Fernando Rey (padre Oatley). Musiche di Carlo Rustichelli.