Un re allo sbando
King of the Belgians
2016
Paesi
Belgio, Olanda, Bulgaria
Generi
Commedia, Drammatico
Durata
94 min.
Formato
Colore
Registi
Peter Brosens
Jessica Woodworth
Attori
Peter Van den Begin
Lucie Debay
Titus De Voogdt
Bruno Georis
Durante una visita di stato a Istanbul, re Nicola III del Belgio (Peter Van de Begin) scopre che la Vallonia, parte meridionale della nazione, ha dichiarato la propria indipendenza. Decide così di fare immediatamente ritorno in patria per salvare il regno, ma il viaggio sarà ricco di imprevisti e spiacevoli sorprese.
A distanza di quattro anni da La quinta stagione (2012), la coppia di registi formata da Peter Bosens e Jessica Woodworth torna dietro la macchina da presa per firmare un progetto curioso e decisamente attuale, anche se riuscito solo in parte. Avvalendosi di uno stile scanzonato e leggero, il film tenta di offrire al pubblico molteplici spunti di riflessione, senza tuttavia analizzarli a dovere: così, la parabola dell’improbabile Odissea on the road vissuta dal re e dai suoi collaboratori nel loro disperato rientro in patria attraverso i Balcani riesce a restituire confusamente, e in maniera troppo esplicita ed elementare, la precaria situazione sociale ed economica in cui versa l’Europa odierna (l’espediente narrativo iniziale legato all’indipendenza della Vallonia ricorda i recentissimi fatti legati alla Brexit). Persino il cammino di formazione vissuto dal protagonista – un individuo solitario ed evidentemente inappropriato a ricoprire un ruolo di tale responsabilità, circondato da una realtà eterogenea e variopinta nella quale però si rispecchiano le medesime problematiche – soffre di qualche calo, rischiando di farsi apprezzare solo per la ricorrenza ripetitiva di sequenze irriverenti e al limite del grottesco più che per un’accurata analisi del rapporto tra il singolo e la collettività. Presentato alla Mostra di Venezia 2016 nella sezione Orizzonti.
A distanza di quattro anni da La quinta stagione (2012), la coppia di registi formata da Peter Bosens e Jessica Woodworth torna dietro la macchina da presa per firmare un progetto curioso e decisamente attuale, anche se riuscito solo in parte. Avvalendosi di uno stile scanzonato e leggero, il film tenta di offrire al pubblico molteplici spunti di riflessione, senza tuttavia analizzarli a dovere: così, la parabola dell’improbabile Odissea on the road vissuta dal re e dai suoi collaboratori nel loro disperato rientro in patria attraverso i Balcani riesce a restituire confusamente, e in maniera troppo esplicita ed elementare, la precaria situazione sociale ed economica in cui versa l’Europa odierna (l’espediente narrativo iniziale legato all’indipendenza della Vallonia ricorda i recentissimi fatti legati alla Brexit). Persino il cammino di formazione vissuto dal protagonista – un individuo solitario ed evidentemente inappropriato a ricoprire un ruolo di tale responsabilità, circondato da una realtà eterogenea e variopinta nella quale però si rispecchiano le medesime problematiche – soffre di qualche calo, rischiando di farsi apprezzare solo per la ricorrenza ripetitiva di sequenze irriverenti e al limite del grottesco più che per un’accurata analisi del rapporto tra il singolo e la collettività. Presentato alla Mostra di Venezia 2016 nella sezione Orizzonti.
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