Monaco, 24 dicembre. Due giovani malviventi (Flavio Bucci e Gianfranco De Grassi) salgono su un treno per fuggire da alcuni poliziotti che li stanno inseguendo. Sullo stesso convoglio viaggiano anche due studentesse. Apparentemente, sembrerebbe un viaggio tranquillo, ma, ben presto, i teppisti ne approfittano per compiere atti vandalici e importunare le sventurate ragazze. 

Debitore dei lavori di Wes Craven, il sesto film diretto da Aldo Lado è un "rape and revenge movie all'italiana" spietato, aggressivo e follemente trucido. Enrico Maria Salerno, il "giustiziere della notte", convince nel suo delirio implacabile, ma non ci sono altri punti a favore della pellicola. La sceneggiatura presenta imperdonabili difetti che rischiano di far storcere il naso anche allo spettatore meno attento. Il coinvolgimento è ai minimi termini, a causa soprattutto di una scarsa attenzione in fase di scrittura e di una messinscena decisamente raffazzonata. Ennio Morricone si autocita con oboi e fisarmoniche che richiamo i film di Sergio Leone.