Mentre si trova in Cina, il professor Van Helsing (Peter Cushing) viene contattato da un ragazzo locale (David Chiang) che richiede i suoi servigi per sconfiggere un gruppo di vampiri che minaccia il suo villaggio. Van Helsing non può immaginare che questi ultimi sono controllati dal suo acerrimo nemico, il conte Dracula (John Forbes-Robertson). È un'operazione curiosa ma non riuscita, quella de La leggenda dei sette vampiri d'oro, pellicola realizzata più per disperazione che per reale vena creativa. La Hammer, in crisi, ha chiesto aiuto agli Shaw Brothers per rinnovare il repertorio, credendo che un horror vampiresco unito al cinema di arti marziali di Hong Kong potesse dare vita a un suggestivo ibrido. Ma il risultato è lontanissimo da ogni aspettativa: più che affascinante, la resa è imbarazzante; gli effetti speciali sono poverissimi; il copione elementare e la tensione ai minimi termini. Peter Cushing torna per l'ultima volta nel ruolo di Van Helsing, ma il suo carisma non basta. Una stupidata.