Film d'animazione in tre episodi. Labyrinth: Shojo Sachi e il gatto Cicerone si ritrovano in un labirinto misterioso e allucinatorio. L'uomo che correva: una serie di piloti si sfidano fino alla morte in corse automobilistiche futuristiche violente ed estreme. Interrompete i lavori!: un supervisore in visita a un cantiere automatizzato in Amazzonia scopre che i robot adibiti al lavoro sono fuori controllo. Film a episodi in cui ogni autore mostra il meglio di sé a livello visivo: Rintarō, nel primo segmento, stilizza con personalità una storia lisergica in maniera visivamente astratta e occidentalizzata; Yoshiaki Kawajiri evidenzia un'ottima cura nella descrizione dell'estetica mecha, e Katsuhiro Otomo, nell'ultimo racconto, definisce un interessante ritratto di un immaginario futuribile. Tuttavia, squarciando il velo dell'apparato visivo, i contenuti in tutti e tre gli episodi latitano, subordinati da una ricerca estetica autoreferenziale. La satira fantapolitica in Interrompete i lavori! sarebbe molto interessante, ma purtroppo viene solo accenntata. Un'occasione sprecata per tre tra i più nobili esponenti dell'animazione giapponese anni Ottanta.