Mare chiuso
2012
Paesi
Italia, Francia, Tunisia
Generi
Documentario, Drammatico
Durata
60 min.
Formato
Colore
Registi
Andrea Segre
Stefano Liberti
In seguito all'accordo tra il governo Berlusconi e Gheddafi, una barca in avaria che trasporta duecento persone viene intercettata a Sud di Lampedusa e rimandata in Libia. I passeggeri al loro ritorno sono imprigionati e torturati: uno di loro, Semere Kahsay, rivive l'odissea in mare e l'arrivo al campo profughi.
Documentario realizzato da Andrea Segre e Stefano Liberti sullo scottante tema dell'immigrazione, in cui sono gli stessi profughi del campo di accoglienza di Shousha a raccontare, offrendo la loro testimonianza di vittime di un sistema ingiusto. L'impalcatura narrativa è affidata a una serie di interviste, più una parte dedicata al processo che i "respinti" hanno intrapreso contro l'Italia, presentando regolare ricorso alla Corte Suprema dei Diritti Umani di Strasburgo. Tra confessioni dirette e immagini filtrate da mezzi non convenzionalmente cinematografici (le riprese con il cellulare), Mare chiuso racconta con crudezza le violenze, le morti e le responsabilità della politica italiana attraverso momenti più che eloquenti: una cronistoria del dolore e di disperazione, ma anche della forza di persone costrette a sforzi inumani pur di avere un futuro migliore. Un ritratto puntuale e disturbante del degrado nazionale, con storie masticate dalla tv e dalla stampa a cui vengono restituite la giusta dignità e passione; anche se alcuni eccessi melodrammatici e sentimentali risultano forzati e fuori luogo. Presentato al Bari International Film Festival, dove ha vinto il premio come miglior documentario.
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