Minions
Minions
2015
Paese
Usa
Generi
Animazione, Commedia
Durata
91 min.
Formato
Colore
Registi
Kyle Balda
Pierre Coffin
Buffe creature gialle e un po' tonte, i Minions fin dall'alba dei tempi sono alla ricerca di un padrone malvagio da servire. Per questo tre di loro, Kevin, Stuart e Bob, partiranno in spedizione per trovare un cattivo per cui lavorare e finiranno nella Swinging London a usurpare il trono alla regina Elisabetta.
Un po' prequel e un po' spin-off di Cattivissimo me (2010) e del seguito Cattivissimo me 2 (2013), il cui successo era stato garantito in larga parte dalle goffe gesta dei Minions, mostriciattoli pasticcioni da subito entrati nel cuore di grandi e piccini. Non c'è nemmeno il tentativo di azzardare una sceneggiatura che sia più di un canovaccio: quello che conta sono i protagonisti, imbranati, ingenui e forieri di grandi disastri. Una serie di gustosi sketch e scenette si sussegue inarrestabile, con i dialoghi ridotti all'osso (i piccoli protagonisti parlano una sorta di indecifrabile grammelot) nella più elementare tradizione slapstick: perfetto per i bambini, a dir poco altalenante per gli adulti. In Italia il film ha subito sfortunate e provinciali scelte di doppiaggio: al posto degli originari Michael Keaton, Jon Hamm, Steve Coogan e Sandra Bullock, ci si è dovuti accontentare di Fabio Fazio, Luciana Littizzetto, Riccardo Rossi e Selvaggia Lucarelli. Nella versione originale, inoltre, la voce narrante è affidata a Geoffrey Rush, mentre da noi è Alberto Angela a raccontare la storia dei Minions.
Un po' prequel e un po' spin-off di Cattivissimo me (2010) e del seguito Cattivissimo me 2 (2013), il cui successo era stato garantito in larga parte dalle goffe gesta dei Minions, mostriciattoli pasticcioni da subito entrati nel cuore di grandi e piccini. Non c'è nemmeno il tentativo di azzardare una sceneggiatura che sia più di un canovaccio: quello che conta sono i protagonisti, imbranati, ingenui e forieri di grandi disastri. Una serie di gustosi sketch e scenette si sussegue inarrestabile, con i dialoghi ridotti all'osso (i piccoli protagonisti parlano una sorta di indecifrabile grammelot) nella più elementare tradizione slapstick: perfetto per i bambini, a dir poco altalenante per gli adulti. In Italia il film ha subito sfortunate e provinciali scelte di doppiaggio: al posto degli originari Michael Keaton, Jon Hamm, Steve Coogan e Sandra Bullock, ci si è dovuti accontentare di Fabio Fazio, Luciana Littizzetto, Riccardo Rossi e Selvaggia Lucarelli. Nella versione originale, inoltre, la voce narrante è affidata a Geoffrey Rush, mentre da noi è Alberto Angela a raccontare la storia dei Minions.
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