Franco Giacobetti (Renato Pozzetto), proprietario di una salumeria a Roma, è oppresso dai debiti e ossessionato da una moglie petulante (Barbara D'Urso) e una figlia ingestibile (Tamara Donà). Abbandonerà lavoro e famiglia per rifarsi una vita in Tunisia, ma le cose non andranno come previsto. Scontata e irritante commedia con l'ambizione di far riflettere sulla questione dell'integrazione razziale e sul mito della seconda occasione. José María Sánchez, regista del surreale Burro (1989), si perde qui in un buonismo imperante che rovina ogni intento autoriale e Renato Pozzetto, impegnato a stare in bilico tra serio e faceto, è chiaramente spaesato e fuori parte. La figura di Selim (Jamel Berrebeh), il bimbo che aiuta il protagonista nelle sue disavventure, è talmente zuccherosa da risultare improponibile e l'happy ending a ogni costo è forzato e fasullo. Cast insopportabile, capeggiato dalla fastidiosa Barbara D'Urso nei panni di Bettina Giacobetti. Musiche di Pino Donaggio.