Il duca di Chartres (Rodolfo Valentino) è stanco di vivere alla corte del re, e fugge a Londra. Qui, in incognito, si fa passare per un barbiere dell'ambasciatore francese e, per la prima volta nella sua vita, assapora il piacere di essere completamente libero. Tratto da un romanzo di Booth Tarkington (1900), che venne portato anche sui palcoscenici, Monsieur Beaucaire procede senza troppi colpi di scena per tutta la sua durata e, più attento all'apparato visivo che alla narrazione, risulta noioso ed eccessivamente piatto. Alcune trovate, però, lo tengono a galla, come ad esempio il duello in cui si vedono soltanto le spade. Efficaci le scenografie e i costumi di Natacha Rambova, seconda moglie di Rodolfo Valentino, mentre quest'ultimo risulta molto più credibile nei panni del duca di Chartres che in quelli del barbiere Beaucaire. Rifatto da George Marshall nel 1946, con protagonista Bob Hope.