Nel nome di Cristo
Au nom du Christ
1993
Paese
Costa d'Avorio
Genere
Commedia
Durata
90 min.
Formato
Colore
Regista
Roger Gnoan M'Bala
Attori
Albert Ayatollah
Akissi Delta
Pierre Gondo
Martin Guedeba
Un pastore di maiali ha una visione e si convince di essere il cugino di Gesù. Inaspettati poteri fanno sì che anche i suoi compaesani inizino a crederci.
Satira sulla religione cristiana imposta in Africa, ma anche descrizione di una allucinazione (?) collettiva che porta a un’organizzazione settaria e pseudodittatoriale della società. Parte in quarta questa pellicola che sa poi divertire per tutta la sua durata grazie a dialoghi pungenti, senza però rinunciare alla capacità di far riflettere su uno degli aspetti della colonizzazione meno considerati, e che ha invece a tutt’oggi un effetto persistente e capillare. Un film che nel raccontare la follia religiosa rende lo spettatore partecipe e complice proprio grazie alle risate che riesce a suscitare. Non c'è niente di troppo nuovo e qualche passaggio è prevedibile, ma il disegno d'insieme regge e ci sono un paio di scene notevolissime: il rinnegamento delle divinità autoctone e il rogo dei loro feticci, in primis. Buona fotografia di Mohammed Soudani e belle interpretazioni di tutto il cast. Presentato a Locarno, il film vinse il primo premio al festival di Ouagadougou.
Satira sulla religione cristiana imposta in Africa, ma anche descrizione di una allucinazione (?) collettiva che porta a un’organizzazione settaria e pseudodittatoriale della società. Parte in quarta questa pellicola che sa poi divertire per tutta la sua durata grazie a dialoghi pungenti, senza però rinunciare alla capacità di far riflettere su uno degli aspetti della colonizzazione meno considerati, e che ha invece a tutt’oggi un effetto persistente e capillare. Un film che nel raccontare la follia religiosa rende lo spettatore partecipe e complice proprio grazie alle risate che riesce a suscitare. Non c'è niente di troppo nuovo e qualche passaggio è prevedibile, ma il disegno d'insieme regge e ci sono un paio di scene notevolissime: il rinnegamento delle divinità autoctone e il rogo dei loro feticci, in primis. Buona fotografia di Mohammed Soudani e belle interpretazioni di tutto il cast. Presentato a Locarno, il film vinse il primo premio al festival di Ouagadougou.
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