Coinvolto, suo malgrado, in un caso di furto e omicidio, il barbiere imbranato Wilbert Hoolick (Jerry Lewis) si traveste da bambino per sfuggire a un pericoloso assassino (Raymond Burr). Wilbert si ritrova nel collegio cattolico dove insegna Bob Miles (Dean Martin), la cui fidanzata Nancy (Diana Lynn) prende in simpatia il curioso ospite. La mimetizzazione di Wilbert pare funzionare alla perfezione, finché il killer non lo raggiunge, meditando vendetta. Uno dei titoli più celebri del duo Lewis-Martin in cui il primo dà grande prova di istrionismo, regalando momenti davvero esilaranti nei panni di un adulto che regredisce (per necessità) a livello infantile, mentre il secondo appare un po' più in ombra rispetto ai suoi abituali standard. L'esile intreccio è poco più che un pretesto per le evoluzioni comiche di Lewis e gli assolo canori di Martin: alcuni momenti funzionano decisamente bene, altri denotano una certa ripetitività ma nel complesso siamo di fronte a un prodotto di intrattenimento riuscito, nonostante qualche discontinuità, e assai godibile. Il soggetto è una sorta di parodia de Il frutto proibito (1942) di Billy Wilder con Jerry Lewis che fa il verso a Ginger Rogers. Memorabili il numero musicale nel campus, il coro diretto da Lewis con Martin che si adatta alla situazione e l'inseguimento acquatico finale. Grande successo di pubblico. I notevoli plausi per la prova da mattatore di Jerry Lewis portano i primi screzi tra il futuro regista e Dean Martin, che poi sciolsero il loro sodalizio artistico pochi anni dopo.