Un uomo (Eugen Klöpfer) festeggia il capodanno con sua madre (Frida Richard) e sua moglie (Edith Posca). Tra le due non scorre buon sangue e, tra conflitti e gelosie, sale la tensione e il finale non potrà che essere tragico. Una storia che si svolge in una sola notte, scritta dal fidato Carl Mayer, che aveva già lavorato con Lupu Pick nel precedente La rotaia. La struttura è piuttosto simile e, come la pellicola del 1921, anche La notte di San Silvestro è uno dei principali kammerspielfilm della storia del cinema. Tipico dramma da camera, il film non usa didascalie e, per suggerire gli eventi narrati, ricorre alla recitazione e ai simbolismi. In un crescendo angoscioso, la pellicola riesce a scuotere ancora oggi, e colpisce per il realismo della messinscena e per gli azzardati parallelismi tra, da una parte, i festeggiamenti allegri nelle strade e, dall'altra, la tensione drammatica che si sviluppa tra le mura domestiche. Ottime performance dei tre interpreti principali.