Film a episodi, ambientati nella località balneare di Rimini. In Il nipote del vescovo, il timido e cattolico Paolo (Andrea Roncato) viene tentato da alcune procaci fanciulle; in La legge del taglione, Nicola (Maurizio Micheli) finisce nei guai per aver sedotto la moglie del brutale Terry (Adriano Pappalardo); in La scelta, il donnaiolo Luciano (Renzo Montagnani) è vittima della burla di alcuni amici; in Vuò cumprà, Alì (Gianfranco D'Angelo) riesce ad andare a letto con la consorte del suo datore di lavoro (Gastone Moschin); Giulia (Geraldine Thomas) tende una trappola alla sua severa istitutrice Inge (Olimpia Di Nardo). 

Squallido sequel di Rimini Rimini (1987) di Sergio Corbucci, diretto dal fratello Bruno (con l'incursione di Giorgio Capitani per il segmento Vuò cumprà). La sceneggiatura (del regista e di Mario Amendola), praticamente inesistente, ricicla notorie situazioni della commedia all'italiana, scatenandosi in becere allusioni sessuali e in improponibili volgarità («Lassù nel ciel svolazzano i piccioni, e sorridendo cacano in bocca ai più coglioni»). Confezione televisiva, poche risate, molta noia e un senso di scoramento per un cast da dimenticare: Gastone Moschin e Renzo Montagnani, svogliati e spenti, sono ai minimi storici. Gran sfilata di bellezze discinte: Corinne Cléry è Carla, Eva Grimaldi è Flaminia, Loredana Romito è la ragazza nella doccia. Musiche di Franco Micalizzi.