Il pistolero solitario Ringo Nebraska (Ken Clark) giunge al ranch di proprietà dei coniugi Marthy (Alfonso Rojas) e Kay Hillmann (Yvonne Bastien). Questi ultimi sono perseguitati da una banda di fuorilegge capeggiata da Bill Carter (Piero Lulli), alla ricerca di una somma di denaro frutto di una precedente rapina e nascosta nel ranch. Ringo giocherà il suo ruolo per ristabilire l'ordine. Scadente spaghetti western diretto dallo spagnolo Antonio Román in collaborazione con Mario Bava (non accreditato). A partire dal titolo, esplicito richiamo al personaggio interpretato nel 1965 da Giuliano Gemma in Una pistola per Ringo di Duccio Tessari, la pellicola appare come una fiacca riproposizione dell'archetipo del cowboy giustiziere, qui incarnato da un poco convincente Ken Clark, attore statunitense di serie televisive e B-movies. Trama scontata che si dispiega lentamente tra vendette e colpi di scena ovvi, pedestri scene d'azione ed evanescente impronta registica di Bava: un disastro su tutta la linea, non giustificabile nemmeno con l'urgenza di sfruttare un filone cinematografico commercialmente redditizio. Sceneggiato da Román con Jesús Navarro Carrión; musiche di Nino Oliviero.