Il ritorno di Ringo
1965
Paesi
Italia, Spagna
Generi
Western, Avventura, Drammatico
Durata
95 min.
Formato
Colore
Regista
Duccio Tessari
Attori
Giuliano Gemma
Fernando Sancho
Lorella De Luca
Nieves Navarro
Anonio Casas
Manuel Muñiz
Alla fine della guerra di secessione americana, il capitano Montgomery Brown detto Ringo (Giuliano Gemma) fa ritorno alla propria città natale, dove in realtà è creduto morto. Qui la situazione è precipitata e fuorilegge messicani spadroneggiano fra rapine e violenze: l'uomo dovrà imbracciare le armi per difendere la propria famiglia e ristabilire la pace.
Il ritorno di Ringo fu, a dispetto del titolo, realizzato precedentemente rispetto a Una pistola per Ringo uscito nel 1965 sempre a firma di Duccio Tessari. Il regista e la produzione infatti decisero di sfruttare l'onda del successo della prima pellicola, con protagonista Giuliano Gemma (sotto lo pseudonimo di Montgomery Wood), e riadattarono il titolo del successivo film, narrativamente scollegato, ad uso e consumo del pubblico. Sorta di epopea western in tono dimesso: nonostante un soggetto sulla carta interessante, tangibile richiamo alle vicende narrate nell'Odissea di Omero, con l'eroe costretto a celare la propria identità al ritorno dalla guerra presso una patria invasa, il film risulta ben poco epico ed è inseribile nel cospicuo calderone di spaghetti western minori degli anni Sessanta, poveri di contenuti tematici e stilistici. Scritto da Duccio Tessari e Fernando Di Leo; colonna sonora di Ennio Morricone.
Il ritorno di Ringo fu, a dispetto del titolo, realizzato precedentemente rispetto a Una pistola per Ringo uscito nel 1965 sempre a firma di Duccio Tessari. Il regista e la produzione infatti decisero di sfruttare l'onda del successo della prima pellicola, con protagonista Giuliano Gemma (sotto lo pseudonimo di Montgomery Wood), e riadattarono il titolo del successivo film, narrativamente scollegato, ad uso e consumo del pubblico. Sorta di epopea western in tono dimesso: nonostante un soggetto sulla carta interessante, tangibile richiamo alle vicende narrate nell'Odissea di Omero, con l'eroe costretto a celare la propria identità al ritorno dalla guerra presso una patria invasa, il film risulta ben poco epico ed è inseribile nel cospicuo calderone di spaghetti western minori degli anni Sessanta, poveri di contenuti tematici e stilistici. Scritto da Duccio Tessari e Fernando Di Leo; colonna sonora di Ennio Morricone.
Iscriviti
o
Accedi
per commentare