Il signor Rossi si rende conto che la sua vita è in balia delle decisioni di altri individui: il traffico, il lavoro, la casa di proprietà del proprio principale, le tempistiche dettate dalla vita frenetica, e così via. Con l'aiuto della magia di fata Sicura, compie un viaggio nel tempo, convinto che nelle epoche passate la felicità fosse più a portata di mano. Ma ogni periodo ha i suoi limiti e Rossi finisce sempre per voler tornare nell'epoca attuale. Bruno Bozzetto riunisce in un unico film una serie di cortometraggi sul personaggio che l'ha reso celebre, il signor Rossi. L'uomo è la versione animata del ragionier Ugo Fantozzi, il cui primo capitolo della fortunata serie cinematografica uscì nel 1975. Vessato dal capo, piegato ai ritmi del mondo contemporaneo e sempre alla ricerca di una vita diversa dalla propria, il personaggio è anonimo fin dal cognome. Rappresenta l'italiano medio alle prese con i cambiamenti dettati dal boom economico: centrale nella vita di ogni persona, il lavoro provoca un'inevitabile alienazione, alzando sempre più il livello delle necessità primarie. Nei suoi viaggi, il signor Rossi è accompagnato dal pavido e opportunista cane Gedeone, compagnia inevitabile per chi subisce il proprio destino. Bozzetto analizza i problemi dell'uomo contemporaneo con ironia e divertimento. Nel complesso il film, pur lasciando percepire la struttura a episodi, risulta fresco, piacevole e intelligente, con una nota di ottimismo che spinge a cercare la propria felicità in ciò che si ha.