Spenser Confidential
Spenser Confidential
2020
Paese
Usa
Genere
Drammatico
Durata
110 min.
Formato
Colore
Regista
Peter Berg
Attori
Mark Wahlberg
Alan Arkin
Colleen Camp
Bokeem Woodbine
Marc Maron
Winston Duke
Iliza Shlesinger
Michael Gaston
James DuMont
Cassie Ventura
L’ex poliziotto Spenser (Mark Wahlberg) viene risucchiato nel mondo della criminalità di Boston quando scopre la verità e l’intricato complotto dietro un sensazionale omicidio. Nonostante ripetute minacce, Spenser decide di farsi giustizia da solo per dimostrare che nessuno è al di sopra della legge.
Il regista Peter Berg e il suo attore feticcio Mark Wahlberg tornano a collaborare e sfornano il quinto film insieme, destinato alla fruizione su Netflix: Spenser Confidential, labilmente basato su un detective nato dalla penna dello scrittore Robert B. Parker all’inizio degli anni ’70 (e sul successivo romanzo Wonderland di Ace Atkins, del 2013), è un prodotto esile e senza particolari pretese, che rappresenta un leggero ma sostanziale passo indietro rispetto ai consueti action del cineasta di Lone Survivor (2013) e Boston - Caccia all’uomo (2016). Tali produzioni, infatti, pur nella loro ideologia mediamente reazionaria e rigorosamente tagliata con l’accetta, erano soliti lavorare su coordinate estetiche concitate e di ben altra fattura, mentre Spenser Confidential non fa nulla per smussare la propria evidente sciatteria, tanto nella confezione quanto nei dialoghi e negli snodi di sceneggiatura. Le sverniciate di comicità sono abbastanza sfiatate e senza pretese (in particolare le battute pronunciate da un Alan Arkin molto più che in permesso premio) e anche la messa a punto del clima culturale e criminale di Boston, città natale di Wahlberg, è fagocitata da una frenesia tanto insistita quanto impalpabile, sia sul versante action che su quello leggiadro e godereccio, tra codici di condotta da rivedere e una quiete pubblica estremamente precaria. L’aspetto più simpatico del film, a conti fatti, è l’utilizzo sornione delle didascalie, mentre lo stesso non si può dire per il flashback seppiato con protagonista lo stand-up comedian Marc Maron e per la scena di sesso tra Spenser e la fidanzata Cissy, interpretata da liza Shlesinger, che sfocia nello scult. Piccola parte per il cantante e rapper Post Malone.
Il regista Peter Berg e il suo attore feticcio Mark Wahlberg tornano a collaborare e sfornano il quinto film insieme, destinato alla fruizione su Netflix: Spenser Confidential, labilmente basato su un detective nato dalla penna dello scrittore Robert B. Parker all’inizio degli anni ’70 (e sul successivo romanzo Wonderland di Ace Atkins, del 2013), è un prodotto esile e senza particolari pretese, che rappresenta un leggero ma sostanziale passo indietro rispetto ai consueti action del cineasta di Lone Survivor (2013) e Boston - Caccia all’uomo (2016). Tali produzioni, infatti, pur nella loro ideologia mediamente reazionaria e rigorosamente tagliata con l’accetta, erano soliti lavorare su coordinate estetiche concitate e di ben altra fattura, mentre Spenser Confidential non fa nulla per smussare la propria evidente sciatteria, tanto nella confezione quanto nei dialoghi e negli snodi di sceneggiatura. Le sverniciate di comicità sono abbastanza sfiatate e senza pretese (in particolare le battute pronunciate da un Alan Arkin molto più che in permesso premio) e anche la messa a punto del clima culturale e criminale di Boston, città natale di Wahlberg, è fagocitata da una frenesia tanto insistita quanto impalpabile, sia sul versante action che su quello leggiadro e godereccio, tra codici di condotta da rivedere e una quiete pubblica estremamente precaria. L’aspetto più simpatico del film, a conti fatti, è l’utilizzo sornione delle didascalie, mentre lo stesso non si può dire per il flashback seppiato con protagonista lo stand-up comedian Marc Maron e per la scena di sesso tra Spenser e la fidanzata Cissy, interpretata da liza Shlesinger, che sfocia nello scult. Piccola parte per il cantante e rapper Post Malone.
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