Cescoslovacchia, anni Ottanta. Da quando l’insegnante Mária Drazdechová (Zuzana Mauréry) è arrivata in una nuova scuola alla periferia di Bratislava, la vita degli alunni e dei loro genitori è completamente cambiata. In apparenza amabile e comprensiva, la nuova insegnante viene accusati di utilizzare i suoi studenti per ottenere favori dai loro genitori in cambio di buoni voti: la convinzione che Mária Drazdechová si comporti in maniera scorretta e il tentato suicidio da parte di una delle sue studentesse, costringono la preside della scuola a convocare tutti i familiari per una riunione urgente. Coraggioso film del regista ceco Jan Hřebejk, The Teacher è un’opera di forte spessore morale che pone al centro una domanda di non facile risposta: dato che la nuova insegnate ha ottimi rapporti con le alte sfere del partito comunista, i genitori avranno la forza di firmare la petizione per rimuoverla dal suo incarico oppure rimarranno in silenzio per la paura di incorrere in guai peggiori? Aperto da un incipit notevole, che in montaggio alternato mostra l’appello alla classe dei figli e la convocazione alla riunione dei loro genitori, il film procede con discreto ritmo lungo tutta la sua durata, vittima soltanto di una certa ripetitività e di uno schema drammaturgico facilmente prevedibile dallo spettatore già dopo le prime battute. Ma i temi sono di grande spessore e il regista li tratta con la giusta sensibilità: al centro il tema dell’educazione, dei figli, della necessità di rischiare per il proprio presente in favore di un futuro che potrebbe essere più radioso. Come ha sottolineato anche Hřebejk, non è un film sul comunismo o sul bullismo, ma sulla dignità umana. Ottima prova di Zuzana Mauréry, premiata al festival di Karlovy Vary. Scelto come titolo d’apertura del Trieste Film Festival 2017.